Il 6 dicembre - la Festa di Mikulás

2021.12.06

Secondo una tradizione ungherese il 6 dicembre viene San Nicolò  o Nicola, in ungherese il Mikulás (pronunciare: miculasci), e per i bambini buoni e beneducati porta nella sua gerla cioccolatini e regalini, mentre per i cattivi e maleducati porta verghe dorate. Quasi come la Befana fa in gennaio in Italia. Ma chi è lui in realtà?

C'era una volta, tanti secoli fa (4. secolo d.C., ) nel lontano territorio della presente Turchia attuale nella città Patara, visse una ricca famiglia e loro ebbero un figlio chiamato  Nicolò o Nicola, in ungherese Miklós ( pronunciare: miclosci ). Questo figlio un giorno decise di servire Gesú Cristo e lasciò la sua città e famiglia e dopo alcuni anni si trovò già nella città di Müra come il vescovo della diocesi. L'umile Nicolò - Miklós fu anche un filantropo, dal suo patrimonio privato aiutò sempre i poveri, sopratutto i poveri bambini affamati. Una volta riuscì a salvare 3 belle sorelle dalla prostituzione. Perché secondo una sua leggenda queste povere ragazzine per sposarsi bene vollero guadagnare così la loro dote. Ma Nicolò - Miklós in segreto per 3 notti posò un sachetto di monete d'oro alla finestra delle fanciulle.

Dopo la morte di Nicolò - Miklós inalzarono una basilica prima a Costantinopoli ( Hagios Nicolaos ) poi nel 11. secolo quando le sue relicquie furono portate in Italia a Bari, fu costruita la Chiesa di San Nicola che nel Medioevo divenne il più famoso posto di pellegrinaggio in Europa.

In quel epoca medioevale nei Paesi Bassi si usava nelle famigle borghesi di regalare i bambini proprio durante la Festa di "Sint Claas", oppure come chiamavano piú tardi in Inghilterra e chiamano anche oggi nei paesi anglosassoni: "Santa Claus".

Questa usanza tradizionale arrivò in Ungheria dalla Germania verso il 19. secolo. Il nome ungherese del santo Miklós o Mikulás (pronuncare: miculasci) viene dalla denominazione greca Nikolaos ed è stato trasformato un po' tramite le lingue slave.

San Nicolò - Nicola oggi è venerato come protettore dei bambini, delle zitellone, delle fanciulle, dei viaggiatori, dei marinai e dei pellegrini. San Nicolò è il patrono della Russia, Greccia, e delle regioni Sicilia e Puglia.

Il 5 dicembre, cioè un giorno prima della festa, i bambini in Ungheria sono già molto agitati. Cercano di comportarsi bene perchè sanno che Mikulás vede tutto e porta regalini solo ai buoni, bravi e beneducati. A questo punto si lavano perfettamente, si pettinano senza lamentele ma sopratutto puliscono da soli i loro stivali e prima di andare a dormire li mettono nella finestra della loro stanza.

Perchè conoscono il Mikulás, che gira coi i suoi diavoletti durante la notte, e lascia in segreto i suoi doni negli stivali solo puliti e brillanti. Il giorno dopo cioè  alla mattina del 6 dicembre i bambini beneducati trovano cioccolati, caramelle, nocciole, e piccole sorprese nei loro stivali, mentre per i bambini cattivi, maleducati, indisciplinati i diavoletti lasciano anche le verghe dorate - in ungherese si chiama 'virgács' ( pronunciare: virgaci) -  con cui dopo i genitori possono picchiare il sederino del cattivello!